Pages

04 aprile 2013

Il monastero di S. Antonio in Polesine

Monastero S. Antonio in Polesine , foto1,Ferrara,Emilia Romagna,Italia - Monastery of St. Antonio in Polesine, photo 1, Ferrara, Emilia Romagna, Italy - Property and Copyrights of FEdetails.net
Con l’articolo di ieri eravamo nell’antica Via Ghisilieri che proseguendo verso le mura diventa Via Gambone ( Google Maps ) .
In fondo a questa via troviamo l’ingresso ad un antichissimo e interessante monastero che in origine sorgeva su un isolotto: il monastero di S. Antonio in Polesine.
Già ospizio dei Monaci Agostiniani passò nel 1257 alle suore della beata Beatrice II d’Este figlia del marchese Azzo Novello, che si era ritirata a vita monastica.
La cappella funebre di quest’ultima ( che si trova all’interno del monastero ) è oggetto di un grande pellegrinaggio perché pare che, nel periodo autunnale-invernale, dal sepolcro uscirebbe uno strano liquido definito popolarmente “lacrima della Beata”  che avrebbe qualità miracolose.


               



Monastero S. Antonio in Polesine , foto2,Ferrara,Emilia Romagna,Italia - Monastery of St. Antonio in Polesine, photo 2, Ferrara, Emilia Romagna, Italy - Property and Copyrights of FEdetails.net
Nella foto sopra l’entrata del monastero con la nicchia in cui è collocata la statua fittile di S.Antonio in Polesine che prende il nome dall’isolotto ( tra i più antichi insediamenti medievali )  che poi fu inglobato nella cittadina dall'addizione quattrocentesca voluta da Borso d’Este .



Monastero S. Antonio in Polesine , foto3,Ferrara,Emilia Romagna,Italia - Monastery of St. Antonio in Polesine, photo 3, Ferrara, Emilia Romagna, Italy - Property and Copyrights of FEdetails.net
Il monastero di S. Antonio in Polesine ha nei secoli subito numerose trasformazioni architettoniche che ne hanno stravolto le fattezze originarie, la più grave delle quali avvenne nel 1914 quando la parte destra del monastero fu trasformata in caserma ( ora soppressa ).
Nella foto sopra il portichetto tipicamente gotico costellato da numerose lapidi funebri.
La più curiosa che vi posso indicare ( e che magari andrete a cercare nella vostra visita al monastero ) è quella di Cristoforo di Messisbugo famoso cuoco degli Estensi, morto nel 1548, di cui abbiamo parlato nell’articolo “ Le Cucine Ducali “.
Il monastero è tuttora abitato dalle Monache Benedettine ed è visitabile al suo interno.

Foto originali di Franco Colla



Nessun commento:

Posta un commento