La settimana scorsa, quando si parlava della chiesa principale di Copparo ( “ La chiesa di San Pietro e Paolo di Copparo “ ), citando la vicina Delizia Estense, mi sono reso conto di non aver mai approfondito un articolo su una delle più belle e prestigiose residenze ( chiamate “delizie” ) degli Estensi.
Situata nel centro storico, precisamente in Via Roma davanti alla Piazza delle Libertà ( Google Maps ), la Delizia Estense di Copparo si presentava come un castello turrito frequentato da Niccolò III e dal grande Borso d'Este con le rispettive corti.
Data la fertilità e la popolosità del territorio, il luogo in cui sorge la Delizia venne scelto fin da subito dai signori Estensi per stabilirvi il confine tra i possedimenti ferraresi e la vicina Repubblica di Venezia.
Nella foto in alto la bella facciata della Delizia di Copparo ripresa durante una manifestazione del Palio di Copparo che si svolge nel mese di Giugno.
Purtroppo la Delizia Estense di Copparo oltre ad essere stata creata per essere la più bella, fu suo malgrado anche la più sfortunata delle 19 residenze estensi che portavano questo nome.
Il primo insediamento dell’antica Delizia Estense fu saccheggiato e gravemente danneggiato dai Veneziani nel 1482, e quindi in seguito Ercole II commissionò la ricostruzione della dimora all'architetto Terzo dé Terzi che, tra il 1540 e il 1547, eresse un sontuoso palazzo con quattro torri angolari e ampie sale affrescate da Benvenuto Tisi da Garofalo e Girolamo da Carpi.
Alla morte dell'ultimo Duca Estense, Alfonso II, nel 1598, tutti i territori degli Estensi passarono alla Chiesa e in particolare, la Delizia di Copparo diventò di proprietà dei principi Barberini.
Ma le sfortune del grande palazzo non finirono qui, infatti nel 1808 un disastroso incendio lo distrusse quasi completamente e nel 1822, venne definitivamente demolita tutta la parte pericolante, perdendo cosi un grandioso patrimonio artistico e culturale unico nel suo genere.
Finalmente, però, nel 1862 il Comune di Copparo, decise l'acquisto delle rovine, con l'obiettivo di restituirle all'antico splendore e di porvi la sede dell'Amministrazione comunale. I lavori di ricostruzione terminarono nel 1875 per merito dei progetti elaborati dall'ingegnere Luigi Boldini.
Le due torri d'angolo, rimaste quasi intatte come il torrione centrale, vennero incorporate nella facciata principale e in centro dell’elaborato frontone venne incastonato un orologio a cifre romane che ancora oggi illumina la piazza copparese come potete vedere nella foto “by night” sopra.
Foto originali di Franco Colla
Fonte Wikipedia l’enciclopedia libera
Nessun commento:
Posta un commento