Eccoci ad un altro capitolo della rubrica 100+1 buoni motivi per cui venire a visitare Ferrara, dove cerchiamo di “ingolosirvi” e farvi venire voglia di fare subito le valige e correre dalle “nostre parti”.
Oggi vi mostriamo un luogo molto particolare del territorio ferrarese, le Valli di Comacchio famose per un suo prodotto tipico: l’anguilla di Comacchio.
Le Valli di Comacchio si formarono intorno al X secolo a causa dell'abbassamento del suolo (subsidenza) e dell'impaludamento della zona costiera. Inizialmente le Valli erano riempite di acqua dolce, che proveniva dalle ricorrenti alluvioni dei fiumi.
A partire del XVI secolo però incominciarono a riempirsi di acque marine, fornendone l'aspetto, che conservano ancora oggi, di valli salmastre. Le Valli di Comacchio si formarono anche perché tempo fa il delta del Po si trovava molto più a sud rispetto ad adesso. Ma il fiume, sbarrato dai suoi stessi detriti, risalì a nord lasciando una vasta area paludosa.
L'estensione attuale delle Valli di Comacchio sono di circa 73.000 ettari progressivamente ridotta in seguito a varie bonifiche effettuate negli anni.
Caratteristiche delle Valli sono le numerose saline, dove viene prodotto il sale di Comacchio, prodotto per cui ci furono anche ripicche e invasioni da parte della Repubblica di Venezia nei secoli antichi. Tipici della zona sono inoltre i casoni da pesca ( che vedete nella foto di presentazione dell’articolo) , capanne fatte di pali, paglia e canne palustri che servono sia come stazioni da pesca sia come stazioni d'appostamento per la sorveglianza contro la pesca illecita.
Allora…dobbiamo arrivare alla “centesima buona ragione” o vi abbiamo già convinti?
Foto originale di Franco Colla
Fonte Wikipedia l’enciclopedia libera
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