La Rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia
Piervittoriosvaldo stava seduto gambe penzoloni sulla base del colonnone di Piazza Ariostea quella sera d’estate.
Guardava uomini di mezza età che schettinavano su pattini a rotelle vintage giro dopo giro dell’anello.
Tobi e Richi, amici suoi purtroppo,prendevano le misure.
Lui guardava e pensava che quella sera lì in p.rio c’erano solo tordi.
Prendevano le misure, Tobi e Richi. Volevano mettere un sombrero in testa all’Ariosto, che stava lassù, in equilibrio sulla colonna.
Volevano usare spago e palloncini gonfiati ad elio. Però, un po’ ci sperava che il progetto riuscisse.
I pattinanti erano ancora lì, dopo un ora, sempre in senso antiorario a girare come fosse un palio infinito. Piervittoriosvaldo aspettava che qualcuno capitombolasse sul cemento sbucciandosi un ginocchio, così, per dare un po’ di brio.
Allora visto che non succedeva niente si tira fuori una zerosessantasei dallo zaino e se la stappa con i denti. Forse obnubilato dai fumi dell’alcol tutta la follia di quel plen air avrebbe preso un minimo di senso.
Colpo di tosse per iniziare una conversazione, ehm scusi?
La polizia. Cosa vuole la polizia?
Sa che non si può bere dal vetro sul monumento?
Ma..come..ma l’ho sempre fatto, come tutti d’altronde. Il birrone sotto Ludo è un tipico passatempo dell’estate qui in città.
Si, ma non si può. sono suoi amici quelli là? Cosa stanno facendo con una squadra e un compasso? Comunque sia caro giovinotto, dobbiamo farle un multone.
Con l’alcol la follia rimaneva, anzi…toccava raggiungere Orlando sulla luna per recuperare un po’ di senno.
Se solo l’Ariosto col sombrero in testa avesse fatto la siesta.
Racconto originale di Nicolò Battaglia
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