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23 dicembre 2013

iNobiettivo: Una storia di natale che finisce bene…

La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia

Duomo di Ferrara a Natale - Ferrara Cathedral at Christmas, Italy

Eccolo che girava tra le bancarelle sul listone a due giorni da Natale, tra effluvi di caciotte e aromi di mandorle tostate, cercando gli ultimi maledetti regali.

Fosse stato per lui avrebbe preso le prime tre cose che gli capitavano sotto tiro che andava bene. Occhio ai prezzi però. Un calendario dei gattini, un brilliperi e un presepe fatto con il das. Perfetti. A casa li avrebbe incartati male, era sempre stato negato a fare i pacchetti, e soltanto dopo averli incartati avrebbe deciso a chi regalarli, uno valeva l’altro.

Forse Orazio non aveva ben compreso cosa volesse dire “spirito Natalizio” , che i regali devono essere almeno in parte una cosa pensata o almeno utile, simpatica.

Inoltre non sopportava quelli che, consegnando il regalino, dicevano “ Guarda, è una sciocchezza..”, se è una sciocchezza cosa me la regali a fare?!? E allora decise anche lui di regalare sciocchezze.

Mentre spulciava tra il libri, alla ricerca del titolo più brutto del catalogo della bancarella, uno strano anziano signore, con un barbone tutto bianco, lo stussò “Mi scusi”.

Alzò appena lo sguardo, Orazio, per far capire che, in fondo, non era nulla. “Non si preoccupi”.

Blocco. Quel signore aveva un aria familiare, sembrava lo conoscesse da sempre, almeno di vista.Mentre si allontanava tra la folla e le folate di pecorino, Orazio continuava a fissarlo, barba e capelli lunghi e bianchi, occhialetti tondi appoggiati sulla cima di un rosso naso a peperone, stivaloni, cappello di lana rosso rubino.

Ossignore! Ma..ma..è proprio lui. In fondo lo sapeva che non erano solo racconti.

Corse a perdifiato spintonando per farsi strada e raggiungere il curioso signore.
“Ehi! Signore! Si fermi per favore.”

“Dice a me?” chiese girandosi il vecchio barbone.

“Sei proprio tu! Lo sapevo, appena ti ho visto, ho subito capito che eri tu! Ti ricordi di me? Sono Orazio, ti ricordi di me zio Piero? Tuo nipote Orazio.”

“Orazio! Oh oh oh, ma che bella sorpresa rivederti! Come stai? Quanto tempo. Sniff”

Così, finalmente, dopo tanti anni che non vedeva e non sapeva dove fosse il suo avventuroso zio Piero, Orazio lo incontrò proprio alle bancarelle sul listone. Un bel regalo di Natale.

Pensavate fosse qualcun altro per caso?


Racconto originale di Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla 



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