La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia
Enrico era alquanto incazzato. Quell’anno la scuola aveva deciso di saltare il
ponte di San Giorgio. Ma come? Non aveva senso! Poi era pure di venerdì.
Era un sacrosanto diritto di studenti, professori e personale scolastico
quello di fare il ponte! Eddai! Il mercato in Alfonso d’Este, le giostre sul
montagnone…e loro tutti dovevano stare chiusi a scuola anche in quei giorni? A
che scopo poi? Imparare? Ma cosa vuoi imparare ormai che con lo smartphone hai
tutta la conoscenza in tasca sempre e quando vuoi a patto che non si scarichi
la batteria.
Enrico decise di protestare. Con un gesto eclatante, sensazionale. Era in
piedi sul ponte di San Giorgio. “Fateci fare il Ponte di San Giorgio!” gridava.
La gente non capiva cosa volesse dire. Era sul ponte e voleva fare il ponte?
Voleva essere un ponte? E assieme a lui chi avrebbe fatto il ponte? E perché
proprio quel ponte?
Nessuno capì quello che davvero chiedeva il ragazzo. Preso da un impeto di
orgoglio misto coraggio, Enrico realizzò che dopo tutto quel teatrino non
poteva lasciar morire così la protesta. Si lanciò a testa bassa dal ponte nella
darsena.
Anche lui quell’anno saltò il ponte di San Giorgio.
Racconto originale di Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla
Enrico era alquanto incazzato. Quell’anno la scuola aveva deciso di saltare il
ponte di San Giorgio. Ma come? Non aveva senso! Poi era pure di venerdì.
Era un sacrosanto diritto di studenti, professori e personale scolastico
quello di fare il ponte! Eddai! Il mercato in Alfonso d’Este, le giostre sul
montagnone…e loro tutti dovevano stare chiusi a scuola anche in quei giorni? A
che scopo poi? Imparare? Ma cosa vuoi imparare ormai che con lo smartphone hai
tutta la conoscenza in tasca sempre e quando vuoi a patto che non si scarichi
la batteria.
Enrico decise di protestare. Con un gesto eclatante, sensazionale. Era in
piedi sul ponte di San Giorgio. “Fateci fare il Ponte di San Giorgio!” gridava.
La gente non capiva cosa volesse dire. Era sul ponte e voleva fare il ponte?
Voleva essere un ponte? E assieme a lui chi avrebbe fatto il ponte? E perché
proprio quel ponte?
Nessuno capì quello che davvero chiedeva il ragazzo. Preso da un impeto di
orgoglio misto coraggio, Enrico realizzò che dopo tutto quel teatrino non
poteva lasciar morire così la protesta. Si lanciò a testa bassa dal ponte nella
darsena.
Anche lui quell’anno saltò il ponte di San Giorgio.
Racconto originale di Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla
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