La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia
La macchia d’olio sull’asfalto rifrange arcobaleno il neon del lampione davanti al torrione, all’esterno solo il silenzio fumoso di tabagisti in religiosa degustazione dopo l’astinenza.
Eros rimane dabbasso, ascoltando all’interfono le andature sghembe del quintetto in concerto. In bianco e nero i fantasmi dei musicisti sono proiettati sul muro nudo a sfondo di vecchi strumenti e bottiglie di borgogna bevute senza nemmeno averle fatte decantare.
Non si era mai azzardato a parlare ad alta voce delle tette della ragazza al bancone perché lo sanno tutti che l’acustica è così perfetta lì dentro che si può sentire un bisbiglio da un estremo all’altro del diametro di quel perfetto cerchio che è il jazz club senza nemmeno fare la fatica di tendere l’orecchio.
Questa è la sera buona, ha dato appuntamento a una delle ragazze più belle che abbia mai visto, e il suo profumo, era bella anche ad occhi chiusi.
Arriva in ritardo. Si scusa semplicemente con un sorriso, perfetto.
La prima bottiglia di vino serve per sciogliere la conversazione, si parla ancora di cose banali, mentre il vibrafono si produce in un assolo di una buona mezz’ora.
Con la seconda bottiglia sembra che si conoscano da una vita, sono naturali, ridono, stanno bene, mentre la tromba esegue un magistrale assolo di tre quarti d’ora.
La terza bottiglia la bevono più lentamente, ormai sono giunti all’apice, il climax, la tensione del momento decisivo, la batteria scalcia e scalpita in solitaria. Sincope. Eros lo sa, queste sono le battute finali, dove ci si gioca il “fine serata” in meno di due parole. E come al solito decide di essere se stesso, sincero. Non ha bisogno lui, che si chiama Eros, di stupidi giochetti mentali per conquistare una donna.
“Allora, Donatella, hai qualche hobby? Qualche passatempo? Oltre la palestra dico….sai, io per esempio…”
“Paracadutismo.”
“Oh…incredibile.”
“Se non l’avevi ancora capito…sono una tipa tosta…”
Era fatta. Stasera si fionda.
“E tu? Eros…che cosa fai per passare il tempo?”
“Ah, beh…io, sono capo scout. Ho iniziato da quando ero bambino e ho continuato.”
……
Donatella rimane in silenzio per un paio di secondi, poi scoppia a ridere. Si alza e se ne va, continuando a ridere.
Ma come si fa ad essere così sincero? Troppo sincero…..troppo.
P.s. Salt Peanuts è un famoso pezzo di musica Jazz !
Racconto originale di Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla
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