La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia
Il ragazzo delle consegne sfrecciava settanta all’ora sul suo ridicolo motorino malandato, sferzato da una gelida pioggia che voleva solo dire scivolone dietro l’angolo.
Era in ritardo. Aveva due consegne per le otto in punto ed erano già le otto e un quarto, poi doveva andare dall’altra parte della città e tornare indietro entro le nove oppure saltava tutto e lui avrebbe perso l’onore che ha ogni ragazzo delle consegne.
Scusi per il ritardo sono venti e cinquanta….ecco un attimo… aspetti che trovo la moneti..no..eccola…grazie arrivederci.
Si jumbo getta supersonico per Foro Boario. Arriva all’ultimo semaforo prima del ponte della Pace ex Impero ex guado. È arancio quasi rosso ma osa. Ne va dell’onore del ragazzo delle consegne.
Passa a manetta.
Un giovane neopatentato si spaventa di cotanto ardore e perde per un attimo il controllo della macchina. Sguiscia davanti al ridicolo motorino. Il ragazzo delle consegne si consegna con un salto alle fredde acque della darsena, meglio che l’asfalto del ponte.
Fortunatamente per proteggersi dal freddo il ragazzo delle consegne si veste sempre quadri strato, un gabibbo in motorino.
Galleggia imbottito finché un mezzo marinaio lo aggancia dalla nave Sebastian.
Avrà perso l’onore di ragazzo delle consegne ma almeno ha trovato un lavoro al coperto.
Promosso cameriere.
Racconto originale di Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla
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