E’ dopo una lunga attesa finalmente sono riuscito a mettere le mani su delle foto veramente particolari! Nel weekend scorso, in occasione della festa di primavera, l'abbazia di Pomposa, situata nel comune di Codigoro in provincia di Ferrara, ha finalmente riaperto le porte del suo altissimo campanile che domina tutta la campagna di quella zona fino al vicino Lido di Volano. Si è così avuto l’opportunità di salire ben 201 scalini per arrivare alla cella campanaria della torre e scattare foto interne e del panorama che si gode da lassù.
Ci tenevo particolarmente a questo articolo fotografico perché l’abbazia di Pomposa, oltre ad essere una vera e propria opera d’arte risalente al IX secolo, è addirittura una delle più importanti di tutto il Nord Italia! E oggi, grazie alle foto di Mattia Spolladore che ci ha gentilmente prestato i suoi scatti, possiamo finalmente entrare virtualmente nella cella campanaria del suo campanile.
MAPPA INTERATTIVA - Visualizzazione ingrandita della mappa
L’abbazia di Pomposa ha una storia antichissima, infatti si hanno notizie di un'abbazia benedettina, di dimensioni inferiori a quella attuale, a partire dal IX secolo, ma l'insediamento della prima comunità monastica nell'Insula Pomposiana risale addirittura al VI-VII secolo. Troviamo poi il primo documento storico scritto che attesti l'esistenza dell'abbazia risalente al IX secolo, in un frammento di una lettera che papa Giovanni VIII inviò all'imperatore Ludovico II.
Nella foto sopra la visuale verso ovest che si gode dall’alto del campanile dell’abbazia, altissimo con i suoi 48 metri rispetto al resto degli edifici circostanti. La torre risale al 1063 e si presenta in forme romanico-lombarde e ricorda quello più alto, circa 75 metri, dell'Abbazia di San Mercuriale nella non lontana Forlì.
Grazie ad una lastra scolpita, che troviamo alla base della costruzione, sappiamo che un certo architetto chiamato Deusdedit progettò il campanile e ne diresse anche i lavori di costruzione. Caratteristica architettonica della torre è il procedere dalla base verso la sommità del campanile delle finestre che aumentano di numero e diventano più ampie seguendo una tendenza classica di quel periodo, e che, oltre ad un fattore estetico, servivano soprattutto ad alleggerire il peso della torre e a propagare meglio il suono delle campane. Dal basso verso l'alto sono presenti ampie finestre chiamate monofore, bifore, trifore e quadrifore.
Tutto qui direte? Assolutamente no! Il seguito nel prossimo articolo, con altre foto interne del campanile pomposiano…state collegati!
Foto originali di Mattia Spolladore
Fonte Wikipedia l’enciclopedia libera
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